lunedì 4 agosto 2008

Noblesse oblige: Murena Trippa di Moana



La contessa Murena Trippa di Moana è inarrestabile. Prima si fa prendere a ceffoni in Tunisia, poi ha rischiato di essere bandita dai salotti bene della capitale. Viene da pensare che sia in cerca di un pollo da spennare via legale per l'ennesimo lifting.

Ma andiamo con ordine: la Murena, in vacanza in terra d'adozione Craxiana, è riuscita a farsi prendere a schiaffoni dagli autoctoni. Gli inconsapevoli giustizieri di tutti gli italiani sono stati alcuni signori indignati al cospetto dell'impudicizia di cui la contessa Trippa di Moana è solita: la genia del male ha avuto la bella idea di avvicinare le loro velate mogli «per scambiare due chiacchiere» con indosso un costume color carne.
I gentili mariti non hanno affatto gradito la cortesia e, ritenendo «troppo provocante» la mise della contessa, a detta della stessa Murena «sono spuntati all'improvviso dall'acqua e senza motivo mi hanno spintonata, aggredita, schiaffeggiata e riempita di insulti. Quindici minuti da incubo! Fin quando non sono arrivati i miei amici a soccorrermi. Nessuna ha mosso un dito o tentato, anche solo a parole, di difendermi. Sono rimaste impassibili, girando il volto dall'altra parte».
Egregia Contessa, non ce ne voglia, ma è possibile che, anche se l'episodio fosse avvenuto a Marina di Bubbona, nemmeno le signore italiane avrebbero mosso un dito. Anzi: é probabile che avrebbero dato loro una mano.

Mai paga di risse, la nostra feroce contessa, ha dato sfoggio della sua arte bellica anche ad una delle solite feste estive organizzate dalla e per la Roma bene. Qui, la Murena si è presa a male parole con un'altra lady capitolina, la marchesa Sandra Verusio: «Cozza!» - «Babbiona!» - «Brutta str... !» - «Ma vaff...! Marchesa dei miei... !». Quelle élégance!
Tutto ha avuto inizio quando la fiera Trippa ha incrociato il costruttore Cerasi, il quale sta curando la realizzazione di un mega-parking nei pressi del Pincio: «Lei sta commettendo un crimine contro la cultura, un gesto di volgarità estrema per quattro zozzi soldi», ha detto donchichiottesca. «Ma stia zitta! - ha ribattuto lui - Si occupi delle sue cose frivole, non capisce nulla». La moglie del signor Cerasi rincara: «Lasciala stare, è ubriaca ». E qui sono volati i primi "vaffa". Ma ecco che la marchesa Verusio, difendendo a spada tratta il parcheggio multipiano, ha l'ingegnosa idea di suggerire alla padrona di casa di cacciare la Murena. A quel punto, alla Trippa di Moana è partito l'embolo: «Povera str... ! Ma vaff... ! Marchesa dei miei... ! ».
Il non più compagno Bertinotti, presente alla serata, interpellato sulla faccenda getta acqua sul fuoco... ed una tetra ombra sulle ideologie: «Di cose che riguardano la società civile si parla nei luoghi deputati; qui siamo in un salotto dove ci si deve comportare secondo leggerezza, parlare del più e del meno, conversare con gli amici». Fausto... "AMICI" ?!
Ho fatto bene a non votarti.

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posted by StefiConLaY at 16:07, |

4 Comments:

Ommioddio, sai una cosa?
Ci metterei anche più di quindici minuti a salvare Bertinotti dalle grinfie di qualche compagno che esce all'improvviso da dietro uno dei divani di quei frivoli salotti che, evidentemente, frequenta senza vergogna. Tsk!
Eh, sì, direi proprio che lì gli unici compagni erano quelli di merenda...
Ormai non dovrebbe più stupirmi nulla dei politicanti italiani, ma resto sempre basita..
Ma pensiamo alle cose serie:tra poco siamo al mareeeeee!!!
Te quiero mi vida!
Dopo Luxuria all'Isola dei Famosi non
c'è più niente che mi stupisca.